CNHI e Iveco hanno comunicato formalmente l’entità del premio di risultato, calcolato con i nuovi indicatori, maturato nel 2022 e che sarà erogato ai lavoratori con la busta paga di febbraio.
In un comunicato della Fim Cisl nazionale si precisa che se nel 2021 il premio medio era stato di 640 euro e 2 stabilimenti non avevano raggiunto alcun risultato, per il 2022 il premio in Iveco va da un minimo di 700 euro fino a a 1.507 euro.
“Tre gli indicatori utilizzati nel nuovo sistema di misurazione: – si legge nella nota – tutti gli stabilimenti hanno raggiunto l’obiettivo delle consegne (OKTS), mentre per quello legato al Manufacturing non è stato raggiunto da Piacenza e Brescia Magirus. Per l’indicatore legato alla qualità non è stato raggiunto dagli stabilimenti di Suzzara, Brescia e Foggia. Pure in CNHI non è stato raggiunto il moltiplicatore (infortuni). In Cnhi tutti gli stabilimenti hanno raggiunto gli obiettivi, tranne Lecce che per il solo indicatore di Manufacturing non ha raggiunto l’obiettivo. Il moltiplicatore (calcolato sugli infortuni), che incrementa un 10% il premio, non è stato raggiunto (in totale 8 infortuni rispetto ai 6 dell’anno precedente). Abbiamo chiesto all’azienda Iveco di fare un analisi puntuale negli stabilimenti di Lecce, Brescia, Suzzara e Foggia dove su alcuni indicatori si è riscontrato una variazione anomala, al fine di valutarne la possibilità di neutralizzazione di eventuali eventi eccezionali”.
Entro l’8 febbraio i lavoratori potranno esercitare l’opzione per utilizzare una quota del premio in servizi di welfare; in questo caso l’azienda verserà una quota aggiuntiva del 10%.
