“L’allarmismo delle associazioni datoriali che parlano di un aumento delle retribuzioni fino a 2mila euro annuali, è infondato”. Fisascat Cisl, Filcams Cgil, Uiltucs e Federcolf rispondono con dati alla mano alla campagna di quelle associazioni che chiedono al Governo di bloccare gli aumenti previsti dal contratto di lavoro di un settore estremamente debole dal punto di vista salariale e normativo: “Circa l’85% dell’occupazione nel settore è femminile. I lavoratori stranieri sono oltre il 70% e più del 44% sono cittadini dell’Unione Europea”.
La norma contrattuale assicura pari dignità agli assistenti familiari rispetto agli altri lavoratori dipendenti e tutela il loro potere d’acquisto.
“Si tratta – spiega la Segreteria nazionale della Fisascat Cisl – di un aumento mensile di poco più di 100 euro per un lavoratore convivente con un regime settimanale di 54 ore, il 23% del totale delle badanti con regolare contratto, il cui salario sarà pari a 1380 euro”.
In base ai dati INPS i lavoratori domestici con regolare contratto sono 960mila nel 2021, un numero lontano dalla realtà – osservano le organizzazioni sindacali – perché si calcola che siano almeno due milioni, con un’elevata percentuale di lavoro irregolare”.