Nel comparto “lapidei industria” sono ricompresi i lavoratori dipendenti di cave e aziende per la lavorazione e commercializzazione della pietra – di un certo rilievo anche nella nostra provincia – che dal marzo scorso attendevano il rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
L’intesa è stata raggiunta due giorni fa ed è stata sottoscritta da Filca Cisl, Fillea Cgil, Feneal Uil, Confindustria Marmomacchine e ANEPLA, l’associazione delle imprese di estrazione e produzione di ghiaia, sabbia e pietrisco per l’industria delle costruzioni.
Per i dipendenti del comparto l’incremento salariale è pari a 123 euro (livello intermedio) diviso in tre tranche: 40 euro dal 1° gennaio prossimo, 39 euro dal 1° gennaio 2024 e 44 euro dal 1° gennaio 2025; viene inoltre erogato un bonus energia di 100 euro nel mese di dicembre 2022 e portato a 210 euro l’elemento di garanzia retributiva per le aziende che non hanno la contrattazione di secondo livello.
Anche sul versante normativo sono previste importanti novità: 8 ore di permesso, anche frazionabili, per l’inserimento dei figli nella scuola dell’infanzia; 6 mesi retribuiti per le donne vittime di violenza, oltre a quelli già previsti per legge; due giorni aggiuntivi per i lavoratori stranieri che dovessero recarsi all’estero per decesso di un congiunto; aumento del periodo di comporto e della retribuzione durante la malattia per i lavoratori colpiti da gravi patologie.
Sul capitolo salute e sicurezza il nuovo contratto aggiunge, accanto a quello già obbligatorio, un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza nelle aziende tra i 101 e i 200 dipendenti e istituisce la giornata della sicurezza con attività formative e informative.
Nelle prossime settimane l’accordo verrà illustrato alle assemblee dei lavoratori che saranno chiamati ad esprimersi sull’intesa.