INAIL ha diffuso oggi i dati delle denunce di infortunio sul lavoro giunte all’Istituto nello scorso mese di settembre. Brescia continua purtroppo a tenere la testa di questo drammatico primato: 1.301 denunce, 124 in più rispetto allo stesso mese dello scorso anno (+12,3%), 4 con esiti mortali.
Se il raffronto avviene calcolando le denunce dei primi 9 mesi dell’anno, le denunce di infortunio sono state 15.372 rispetto alle 10.014 del 2021. In percentuale l’incremento registrato nel bresciano è del 53%, rispetto alla media regionale del 38%.
Reboni (Cisl): il 14 novembre incontro con le istituzioni,
il 22 con le associazioni datoriali
“Quella tra le politiche di contrasto agli infortuni sul lavoro e le denunce arrivate all’INAIL è una forbice che si allarga invece di restringersi” commenta con preoccupazione Paolo Reboni, componente la Segreteria provinciale della Cisl: “La strada della prevenzione è complessa, e proprio perché agisce sulla consapevolezza spesso non ha traduzione immediata, ma è la sola che possiamo e dobbiamo percorrere. Ben sapendo che c’è anche una consapevolezza nuova del fenomeno che deve essere fatta propria certamente da noi come sindacato, ma anche da imprese e istituzioni. Non a caso il 14 novembre terremo un’assemblea provinciale dei gruppi dirigenti di Cgil, Cisl e Uil con la presenza e il contributo di Prefettura, Inail, Itl e Ats, mentre il 22 novembre è programmato un incontro con le associazioni datoriali”.