L’INPS ha riattivato la procedura per accedere alla predetta misura finalizzata a favorire, attraverso l’indipendenza economica, percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza e in condizione di povertà, con particolare riguardo all’autonomia abitativa e all’impegno scolastico e formativo dei figli e delle figlie minori.
La riattivazione è legata alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della ripartizione delle risorse (9 milioni di euro) per gli esercizi finanziari 2021 e 2022.
Il reddito di libertà (RdL) consiste in un aiuto economico di 400 euro al mese al massimo per un anno.
La domanda per ottenere il reddito di libertà deve essere presentata all’INPS e il sussidio viene erogato dalle Regioni e dalle Province autonome di competenza con risorse sia statali che proprie. Questa misura è compatibile con il reddito di cittadinanza o altri sussidi economici.
La Cisl sottolinea positivamente il rifinanziamento di questa misura auspicando che diventi strutturale e definitiva.