I corrieri di Sda, azienda proprietà di Poste italiane, si fermeranno il 20 maggio per uno sciopero nazionale. A proclamare la protesta unitariamente sono Fit Cisl, Filt Cgil e Uiltrasporti.
Profitti alle stelle, ridistribuzione zero
Sda – spiegano le organizzazioni sindacali – non vuole riconoscere l’impegno e i tanti sacrifici di tutti i lavoratori della filiera che durante il periodo pandemico hanno garantito la consegna a domicilio di quanto veniva acquistato con l’e-commerce. Pur in un periodo di straordinari profitti economici, l’azienda nega ai lavoratori il giusto riconoscimento economico.
Stop alla frammentazione degli appalti
La ricomposizione della filiera, al centro della piattaforma rivendicativa e dello sciopero, punta a fermare la frammentazione degli appalti in Sda, con la rincorsa al minor costo che porta ad avere personale che fa le stesse cose ma con diritti contrattuali e certezze occupazionali diverse.
Rivedere orari e carichi di lavoro
Obiettivo della protesta è anche quello di portare Sda a rivedere il tema dei carichi di lavoro nella filiera, degli orari di lavoro dei driver, del premio di risultato, del valore da aggiornare e uniformare della trasferta per chi ne ha diritto e dello spinoso tema delle coperture assicurative per i driver in caso di danni o incidenti stradali.