“Cgil, Cisl, Uil, Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini esprimono una forte preoccupazione per la situazione abitativa del Paese”, tra sfratti e rincari delle utenze.
È quanto si legge in una nota diffusa delle organizzazioni sindacali e dalle associazioni degli inquilini in vista del presidio nazionale programmato per il 22 marzo alle 14 davanti alla sede del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile.
Sono diversi i fattori che determinano l’emergenza: “I pesanti riflessi della pandemia,la ripresa generalizzata delle esecuzioni degli sfratti per morosità incolpevole (che si stimano dai 130 mila ai 150 mila), le decine di migliaia di esecuzioni immobiliari sulla prima casa, la forte incidenza sui costi dell’abitazione, già proibitivi, dei rincari dal 60 al 100% delle utenze domestiche e sugli oneri condominiali per i servizi legati al consumo energetico, oltre al dato di ripresa dell’inflazione stimato dal 4 al 6%”.