Compie 4 anni il Patto bresciano di fraternità interreligiosa. Era il 17 dicembre del 2017 quando ventidue realtà associative, civili e religiose, firmarono il documento che venne simbolicamente consegnato a Gabriele Zanni, presidente dell’Associazione dei Comuni Bresciani.
“Il patto – dichiarò in quell’occasione Giovanni Punzi, presidente dell’ANOLF che aveva sottoscritto il documento a nome dell’associazione e anche a nome della Cisl provinciale – vuole favorire percorsi di integrazione, contrastare il radicalismo e il fanatismo”.
Un percorso che ha dato frutti. A dicembre del 2019, in un incontro in cui le associazioni – nel frattempo quasi raddoppiate di numero – rinnovarono l’adesione al patto, il presidente dell’ANOLF affermò: “Il dialogo, le iniziative comuni, il dibattere temi come le rispettive culture/religioni hanno favorito negli ultimi due anni a Brescia percorsi reali di integrazione, con una significativa partecipazione dei giovani, in particolare quelli cresciuti in Italia, che ha contributo ad accrescere il dialogo interculturale”.
Venerdì 17 dicembre (ore 17)
incontro sul rapporto tra democrazia e religione
Per il quarto anniversario della sottoscrizione del patto – che ha avuto una condivisa evoluzione nominale in “Patto di fraternità” – è stato organizzato un incontro che avrà luogo venerdì 17 dicembre a partire dalle ore 17 nella sede del Centro Islamico in via Corsica a Brescia.
Dopo la messa a dimora di un ulivo, simbolo di fratellanza e di pace, giovani di diverse confessioni daranno vita ad un dibattito sul rapporto tra democrazia e religione .
Anche questa iniziativa vuole facilitare la conoscenza reciproca degli appartenenti a comunità religiose diverse e promuovere e migliorare la reciproca comprensione.