“Un rinnovo contrattuale per noi molto sfidante: dovrà essere in grado di far fronte ai tempi incerti che si prospettano e che richiedono un approccio pragmatico, in cui prevalgano gli interessi pratici e concreti“. Così Elena Beltrami, componente della Segreteria First Cisl Brescia con delega alle BCC, al termine del capillare percorso di presentazione – a livello nazionale le assemblee sono state oltre 200 – della Piattaforma per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro di settore, scaduto il 31 dicembre 2019
“Ai lavoratori – sottolinea la sindacalista – servono più che mai stabilità e solidità e un contratto evoluto che guardi al futuro, verso i nuovi processi che coinvolgono le BCC a seguito della riforma che ha interessato l’intero movimento del Credito Cooperativo. Le Bcc hanno l’esigenza di proporsi in una nuova veste senza abbandonare le peculiarità proprie del cooperativismo, perché i nostri lavoratori meritano un contratto che li affianchi e li assista in una contingenza economica particolarmente delicata e complessa e in continua trasformazione. L’obiettivo è trovare un modo nuovo di fare banca, capace di generare redditività lavorando sulle piccole realtà, è una sfida che possiamo vincere solo assieme: lavoratori, soci, sindacato e aziende”.
Il 96% dei lavoratori ha approvato l’insieme delle proposte
con cui il sindacato andrà alla trattativa
Alcuni punti qualificanti delle richieste sindacali che sono state accolte positivamente da oltre il 96% dei lavoratori presenti alle assemblee:
- l’ampliamento e il rafforzamento dell’area contrattuale, al fine di non disperdere il patrimonio umano e professionale del Personale del Credito Cooperativo;
- l’aggiornamento e il completamento dell’assetto complessivo degli ammortizzatori sociali di sistema;
- la necessità di rivedere in profondità e prospettiva il sistema di inquadramento del Personale, così da renderlo adeguato ai nuovi ruoli; nonché rendere efficacie la formazione che dovrà essere qualificata, qualificante, certificata e identitaria;
- una ricognizione a tutto campo relativamente alle tematiche inerenti la “conciliazione dei tempi vita/lavoro”;
- un rafforzamento delle norme riferite alle “Tutele e diritti delle Lavoratrici e dei Lavoratori”, con riferimento ai procedimenti penali, ai fatti connessi all’esercizio delle funzioni, alla responsabilità civile verso terzi ed ai procedimenti disciplinari;
- l’atteso adeguamento degli stipendi, anche considerato l’incremento della produttività del settore ed un conseguente aumento della contribuzione al Fondo Pensione Nazionale ed alla Cassa Mutua Nazionale.