Confronto serrato tra sindacati e Banca Intesa per definire tutti gli aspetti del passaggio dei dipendenti ex Ubi Banca (sono 1.423 i lavoratori bresciani interessati) sotto le nuove insegne.
“Stiamo percorrendo un lungo sentiero che dovrà portare tutti i dipendenti di Ubi a trovare soddisfazione in Intesa San Paolo, come già fatto per i colleghi ceduti a BPER” spiega Giuseppe Cassella, coordinatore Ubi First Cisl.
Le organizzazioni sindacali – si legge in un comunicato stampa – ritengono che la proposta aziendale sia, allo stato attuale, molto distante dalle attese dei lavoratori. Si lavora sui trattamenti economici e normativi relativi, in particolare a regole sui ruoli professionali, mobilità, part time, buono pasto, contributo economico familiari disabili, orario di lavoro e conciliazione tempi di vita e di lavoro, Circoli Ricreativi, Previdenza Complementare, Assistenza Sanitaria, Pacchetto Giovani, Agevolazioni Finanziarie.
La scadenza formale che azienda e sindacati si erano data per chiudere la trattativa era quella del 2 aprile: le parti hanno deciso di prorogarla di dieci giorni. “Siamo concentrati sull’obiettivo – conclude Cassella – e vorremmo ricordare il 12 aprile come una data felice, e non come la fine di una grande Banca“.