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Vaccini: i ritardi non ricadano sulle categorie a rischio
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Vaccini: i ritardi non ricadano sulle categorie a rischio

I Sindacati dei Pensionati della Lombardia chiedono rassicurazioni sulla campagna

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Pubblicato il 21 Gennaio 2021

Dopo la recente esperienza negativa con il flop della vaccinazione antinfluenzale, la sanità lombarda non può più permettersi altri scivoloni. Strategie di distribuzione delle aziende produttrici e conseguenti prime ipotesi di una gerarchia delle priorità nella vaccinazione, preoccupano i sindacati dei Pensionati della Lombardia che ora chiedono rassicurazioni.

 

Richieste precise

“L’incontro che abbiamo sollecitato all’assessore Moratti  – scrivono in una nota i segretari generali di Spi, Fnp e Uilp della Lombardia – servirà per capire quando si intende far partire la campagna vaccinale sia per i ‘grandi’ anziani’ che per i portatori di disabilità, per le persone fragili, per i caregiver. Vogliamo capire quali priorità la Regione propone, quanti e quali sono i punti vaccinali in Lombardia”, se ci sono ipotesi di calendario e quali modalità per aderire e prenotare la vaccinazione.

 

Regione dispone di tutti i dati degli assistiti: si evitino inutili complicazioni

In Lombardia la popolazione è di 10 milioni circa di abitanti, di cui 2,3 milioni circa sono over 65. Nei big data dei computer di Regione Lombardia si trovano tutti i dati degli assistiti: nome, indirizzo, telefono, codice fiscale, tessera sanitaria, eventuali esenzioni e cronicità, storia sanitaria.
“Per questo chiediamo a Regione Lombardia un cambio di passo, una vera presa in carico del cittadino “over” che vuole vaccinarsi. Chiediamo un segnale di attenzione per i nostri anziani, per i disabili e per le categorie fragili, onde evitare quanto recentemente accaduto, un segnale che soprattutto permetta di programmare al meglio la campagna vaccinale dal primo contatto, dal profilo logistico, dalla distribuzione delle dosi, dal numero degli operatori impegnati.

 

Solo collaborando sarà possibile centrare l’obiettivo

I sindacati dei pensionati di Cgil Cisl Uil sono pronti a collaborare per la campagna vaccinale: “Siamo organizzazioni molto radicate nei territori – si legge ancora nel comunicato stampa – e questo ci permette di conoscere con puntualità e appropriatezza le condizioni e i bisogni delle persone anziane che rappresentiamo, ma ci permette anche un’informazione diffusa e capillare.
E siamo convinti che solo collaborando tutti insieme riusciremo a centrare l’obiettivo, ma soprattutto a restituire fiducia e serenità ai nostri anziani e cittadini, che sono duramente provati da mesi di emergenza sanitaria, di crisi sociale e economica senza precedenti”.