“I vaccini non si distribuiscono in base a dati economici, ma in rapporto al livello di rischio di vita e salute per sé e per gli altri”. È lapidario Ugo Duci, segretario generale della Cisl Lombardia, dopo che Letizia Moratti, neoassessore alla Sanità e vice presidente della Giunta regionale della Lombardia, ha chiesto al commissario straordinario per l’emergenza Covid che per la distribuzione dei vaccini si tenga conto non solo fattori demografici e sanitari, ma anche di quelli economici, come, appunto, l’apporto delle attività economiche al Prodotto interno lordo nazionale.
“C’è un’unica scala di priorità etica nelle vaccinazioni anti Covid: – afferma Duci – operatori sanitari e sociosanitari, anziani e persone fragili, personale delle scuole, forze dell’ordine e poi tutti i cittadini, gratuitamente e il più in fretta possibile. Il Pil non c’entra nulla”.
Il sindacalista coglie l’occasione per sollecitare l’assessore Moratti ad “aprire subito il tavolo permanente di confronto sul merito delle necessarie riforme del sistema sanitario lombardo su cui si è impegnata nel recente incontro che Cgil, Cisl e Uil hanno avuto con lei, sulla base delle proposte concrete e fattibili che il sindacato ha avanzato da tempo”.