Partite IVA, la Regione faccia uno sforzo ulteriore
TORNA INDIETRO

Partite IVA, la Regione faccia uno sforzo ulteriore

Cgil Cisl Uil Lombardia scrivono al presidente Fontana: la selezione dei settori operativi esclude troppi lavoratori

< 1 min per leggere questo articolo

Pubblicato il 19 Novembre 2020

Cgil Cisl e Uil giudicano importanti e apprezzabili le misure adottate dalla giunta regionale, in risposta alle loro richieste, a favore di tutti lavoratori parasubordinati e di quelli con partite IVA individuali operanti in alcuni settori. Ora però, sollecitano i tre segretari generali occorre un’ulteriore sforzo.

Infatti, mentre la misura dedicata ai collaboratori riguarda tutti, indipendentemente dai settori in cui operano, quella destinata alle partite IVA interessa invece solo alcuni settori: commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature, eventi, trasporti di persone, ambulanti in aree di eventi, istituti di bellezza, turismo, sport, attività culturali.

“Tutti i lavoratori autonomi con partite IVA individuali, proprio perché non sono imprese, non hanno beneficiato delle misure nazionali di sostegno alla liquidità – sottolineano i leader sindacali regionali – ma solo del bonus erogato dall’Inps limitatamente ai mesi di marzo e aprile scorsi. La riduzione di un terzo del fatturato nel periodo marzo-ottobre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2020, posta come requisito per l’accesso alla misura regionale, riguarda inoltre una platea più vasta di lavoratori autonomi e professionisti che operano con partite Iva individuali”.

Per questo Cgil Cisl Uil chiedono alla Regione di assicurare sostegno e tutela alla maggior parte dei lavoratori colpiti dalla crisi sanitaria ed economica e di estendere anche a tutte le altre partite Iva individuali le misure oggi previste solo per alcuni settori di attività”.