Nel settore multiservizi sono occupati in Italia 600mila addetti, prevalentemente donne. Sono loro, ad esempio, che assicurano le pulizie e la sanificazione degli ambienti pubblici, divenuta indispensabile per il contrasto alla diffusione del Covid-19. Ogni giorno affrontano situazioni critiche senza alcun riconoscimento dai datori di lavoro (l’ultimo adeguamento economico dei loro stipendi risale al 2013 visto che il contratto è scaduto ormai da 7 anni), costretti a part time involontari a poche ore settimanali, con bassi salari e un’alta mobilità dettata dagli appalti su più cantieri.
Oggi, hanno nuovamente portato la loro condizione all’attenzione dell’opinione pubblica con una protesta inscenata davanti agli ingressi dell’Ospedale Civile cittadino.
“Questi lavoratori – ha detto Paolo Tempini della Segreteria provinciale della Fisascat Cisl – vivono una situazione non più tollerabile. Chiediamo con forza il rinnovo del loro contratto di lavoro, questione di dignità e di giustizia“.