Continuano le proteste popolari in Bielorussia: la società civile contesta la validità delle consultazioni elettorali di inizio agosto che hanno confermato presidente, per la sesta volta, Alexander Lukashenko, al potere da 26 anni.
“Il movimento sindacale europeo – dichiara Luca Visentini, segretario generale della Ces, la confederazione dei sindacati europei di cui la Cisl fa parte – sollecita congiuntamente l’Unione europea a rivedere le relazioni dell’UE con la Bielorussia. Ciò include la reintroduzione di sanzioni commisurate per frode elettorale e violenza, nonché la riconsiderazione della cooperazione con il paese, anche nell’ambito del partenariato orientale. Occorre inoltre affrontare con urgenza il rafforzamento del sostegno alla società civile bielorussa, compresi i sindacati indipendenti, e l’interruzione di qualsiasi sostegno finanziario dell’UE al governo e ai progetti controllati dallo stato, anche attraverso banche multilaterali di sviluppo”.