Chiediamo alle istituzioni un presa di posizione a sostegno delle lotte e dei diritti dei lavoratori, sanzionando i comportamenti dei“padroni” della sanità privata che pretendono continuamente soldi pubblici.
Lo hanno ribadito questa mattina i sindacati provinciali della Funzione Pubblica di Cgil Cisl Uil – presenti il segretario generale Cisl FP Angela Cremaschini, la Segreteria provinciale della Cisl, alcuni segretari generali di altre categorie e il segretario nazionale della Cisl Fp Franco Berardi – nel corso del presidio tenuto davanti all’ingresso di Palazzo Broletto, sede della Prefettura, per il rinnovo di un contratto scaduto da 14 anni.
Aris e Aiop (le due associazioni che rappresentano le imprese del settore in ambito religioso e in ambito laico) rifiutano di ratificare la pre-intesa per il rinnovo raggiunta lo scorso 10 giugno. Una decisione vergognosa, un’ingiustizia verso i professionisti della sanità privata, definiti eroi quando si tratta di fare profitto e poi negati di ogni diritto. Un comportamento inqualificabile e irresponsabile.
La protesta dei lavoratori della sanità privata continuerà, fino allo sciopero nazionale, se necessario.