Furlan: Il taglio del cuneo fiscale è merito della mobilitazione sindacale
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Furlan: Il taglio del cuneo fiscale è merito della mobilitazione sindacale

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Pubblicato il 18 Gennaio 2020

Il confronto con il Governo sul taglio del cuneo fiscale “non è una risposta che potrà soddisfare tutti, ma è un primo passo importante e lo sottolineo perché abbiamo portato milioni di lavoratori in piazza per arrivare a questo risultato, in oltre un anno di mobilitazione”.

Lo ha dichiarato Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, al termine dell’incontro con il Governo in cui il Presidente del Consiglio ha illustrato alle organizzazioni sindacali l’ipotesi di varare un mix di interventi che porterebbero ad un taglio del cuneo fiscale che coinvolgerebbe una platea più ampia rispetto a quella che già beneficia del bonus Irpef voluto dal Governo Renzi.

 

 

Per circa 10 milioni di lavoratori ci sarebbe un aumento di 20 euro al mese in busta paga, passando da 80 a 100 euro. Sempre 100 euro sarebbe il vantaggio che interesserebbe una platea più ampia del bonus, cioè chi guadagna tra 26.000 e 28.000 euro, mentre al di sopra di questa soglia si inizierebbe a scendere fino ad arrivare a 80 euro al mese per chi percepisce fino a 35.000 euro. Oltre i 35.000 euro scatterebbe un decalage che porterebbe all’azzeramento dello sconto fiscale oltre i 40.000 euro.

Allargare la platea degli 80 euro – ha sottolineato Annamaria Furlan – è il primo passo di una riforma fiscale che premi i redditi dei lavoratori e dei pensionati. Ancora una volta però resta il nodo degli incapienti oltre 4 milioni, molti dei quali anziani ma anche giovani costretti ad un part time involontario. Abbiamo voluto e ottenuto rassicurazioni dal Governo che attraverso la riforma fiscale o con una azione sociale, ricevano una risposta”.