NESSUNA APERTURA DA PARTE DI MEDTRONIC
“Nell’incontro in Prefettura – spiega Giuseppe Marchi, segretario generale della Femca Cisl – l‘amministratore delegato della Medtronic in Italia, Andrea Giarrizzo, ha confermato il piano di smantellamento in due anni dei siti bresciani e l’avvio dei primi licenziamenti a gennaio 2019.
Come organizzazioni sindacali abbiamo ribadito l’incongruenza della decisione, sia per la tipologia ed il livello di qualità e affidabilità del prodotto realizzato a Brescia che per la redditività che questo prodotto garantisce. Abbiamo anche rimarcato le ricadute sociali della scelta della multinazionale che oltre a danneggiare le persone rappresenta un duro colpo anche al modello industriale bresciano.
Il Prefetto ha invitato l’azienda a rivedere la decisione ed i tempi del progetto per consentire la ricerca di alternative anche attraverso soggetti terzi. Ma per l’amministratore delegato la scelta operata è irrevocabile: Medtronic è disponibile a ragionare per un piano di reindustrializzazione e a mettere risorse a disposizione della ricollocazione dei lavoratori.
Da qui la decisione di continuare la protesta con la proclamazione di altre 8 oro di sciopero e il mantenimento dei presidi davanti ai cancelli delle due unità produttive”.
Alla riunione convocata dal Prefetto Annunziato Vardè erano presenti, oltre all’amministratore delegato Giarrizzo, i segretari generali di Filctem, Femca e Uiltec, i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, l’assessore Marco Fenaroli delegato dal Sindaco di Brescia, i primi cittadini di Torbole Casaglia e Roncadelle, Roberta Sisti e Roncadelle Damiano Spada.