Si è costituita in Lombardia la declinazione territoriale dell’Alleanza nazionale contro la povertà, realtà che ha posto il tema della povertà al centro dell’attenzione della politica e delle istituzioni contribuendo in maniera decisiva alla definizione del Reddito di inclusione.
A promuoverla so 17 associazioni, rappresentanze dei Comuni, organizzazioni sindacali e datoriali lombarde: Acli, ActionAid, Aggiornamenti Sociali, Anci, Azione Cattolica Italiana, Caritas, Cgil Cisl Uil Lombardia, Cnca, Confcooperative-Federsolidarietà, Società San Vincenzo, Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, Fondazione Banco Alimentare, Forum del Terzo Settore, Lega autonomie , Umanità Nuova-Movimento dei Focolari. Partecipa stabilmente ai lavori dell’Alleanza la direzione regionale dell’INPS
LA POVERTÀ IN LOMBARDIA
Sono già oltre 20 mila le famiglie lombarde che hanno presentato, a partire dal primo dicembre 2017, la domanda per accedere al Rei, il Reddito di inclusione, la misura universale nazionale che prevede non solo aiuto economico, ma anche accompagnamento personalizzato per aiutare le persone a uscire dalla condizione di povertà.
GLI OBIETTIVI GENERALI
Promuovere iniziative di contrasto alla povertà, sensibilizzare l’opinione pubblica, confrontarsi con le forza politiche e le istituzioni in ambito regionale per sollecitare scelte adeguate, sono gli obiettivi dell’Alleanza lombarda contro la povertà.
LE RICHIESTE ALLA REGIONE
A fronte dell’esigenza di intervenire con forza a sostegno delle famiglie e persone in condizioni di povertà, è prioritario per l’Alleanza lombarda sollecitare Regione Lombardia con le seguenti proposte:
- nel processo di definizione del Piano regionale di contrasto alla povertà, secondo lo spirito della norma, avvalersi del coinvolgimento e confronto con l’Alleanza regionale che riunisce istituzioni competenti, rappresentanti delle parti sociali e degli enti del Terzo settore esperti.
- chiedere lo stanziamento di risorse dedicate, aggiuntive al finanziamento nazionale, per sostenere l’utilizzo del Reddito di inclusione in Lombardia.
- sollecitare tutti i soggetti coinvolti a realizzare un maggior coordinamento tra le politiche nazionali, regionali e locali per una reale integrazione e rafforzamento degli interventi tra le diverse aree del welfare, sociale, sanitaria e sociosanitaria, delle politiche abitative, del lavoro e formazione
- promuovere una rete uniforme di punti di accesso al Rei e l’accompagnamento della persona e della famiglia attraverso nuove modalità di collaborazione e di cooperazione tra servizi sociali, enti pubblici e del privato non profit per favorire l’inclusione sociale, ad esempio attraverso il reinserimento lavorativo.