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Il “patto bresciano per un Islam italiano”
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Il “patto bresciano per un Islam italiano”

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Pubblicato il 23 Dicembre 2017

Giovanni Punzi, presidente dell’Anolf di Brescia, ha sottoscritto, sia a nome dell’Associazione che della Cisl provinciale che ha delegato in tal senso, il “patto bresciano per un Islam Italiano”. La firma è avvenuta domenica scorsa nella sede cittadina del Movimento dei Focolari. Sono ventidue le realtà associative, civili e religiose, che hanno firmato il documento, simbolicamente consegnato a Gabriele Zanni, presidente dell’Associazione dei Comuni Bresciani.

“Il patto vuole favorire percorsi di integrazione degli immigrati musulmani al fine di contrastare il radicalismo e il fanatismo religioso – sottolinea Punzi – contribuendo ad elaborare modelli statutari delle associazioni islamiche coerenti con l’ordinamento giuridico italiano“.

Tra molteplici impegni inseriti nel documento c’è anche quello di istituire un ‘albo degli imam e delle guide religiose’ della provincia di Brescia, garantire che i luoghi di preghiera e di culto siano accessibili alle visite di cittadini non musulmani nel rispetto dovuto ad ogni luogo di culto, che i sermoni del venerdì siano tenuti in lingua italiana o tradotti in italiano, e che sia assicurata la massima trasparenza nella gestione e documentazione dei finanziamenti ricevuti dall’Italia o dall’estero.

Sottoscrivendo questo patto – conclude Giovanni Punzi – Cisl e Anolf danno continuità al cammino che ha visto nascere e consolidare un rapporto di collaborazione tra le nostre organizzazioni e le comunità islamiche, impegnandosi a sostenere, promuovere ma soprattutto realizzare gli impegni condivisi“.