Prodi al Congresso Cisl: occorre agire contro l’assuefazione alla disuguaglianza
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Prodi al Congresso Cisl: occorre agire contro l’assuefazione alla disuguaglianza

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Pubblicato il 29 Giugno 2017

Il sindacato sia protagonista della lotta per l’equità: senza il sindacato la centralità del mondo del lavoro non esiste”. Lo ha detto Romano Prodi intervenendo al Congresso nazionale della Cisl in corso a Roma. Già presidente della Commissione Europea ed oggi alla guida della Fondazione per la collaborazione, Prodi ha messo l’accento sulla questione della disuguaglianza: “Nel nostro Paese non reagisce più nessuno al fatto che un operaio guadagni 300 volte in meno di un alto dirigente. Contro la disuguaglianza nel lavoro serve la necessità della rinascita della politica: il poco lavoro che c’è va distribuito secondo un assetto complesso. E bisogna parlare di cose scomode. Sento parlare di aliquota unica. Allora abbiamo perduto l’anima. Facciamo pagare il 45% a chi prende 20mila euro come a chi guadagna 20 milioni. Dove andiamo a finire?”.

C’è bisogno di Europa, ha detto ancora l’ex premier: “O l’Europa si impegna insieme, o il mondo del lavoro continuerà a soffrire e molto. I cambiamenti che si stanno verificando nel mondo del sono forti e non diminuiranno di intensità e l’euro rimane l’unico strumento che abbiamo in mano per costruire il nostro futuro. Realizzare l’Europa e mettere assieme, nella pace, tanti Paesi è uno sforzo lungo, difficile e che richiede tempo. L’Europa ha portato una pace stabile nel continente e, dunque, se si vuole realizzare l’unità, raggruppare il continente per il nostro futuro dobbiamo fare questo sforzo”.

Annamaria Furlan ha ringraziato Romano Prodi, “un amico della Cisl”, ricordando l’ammirazione e la gratitudine dell’organizzazione sindacale per la sua “sua capacità di tenere assieme i sindacati, il Paese e l’Europa, e la sua capacità di fotografare la situazione economica e sociale”.