Cavalleri (Fai): contrattazione, sicurezza e legalità, impegno costante della categoria
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Cavalleri (Fai): contrattazione, sicurezza e legalità, impegno costante della categoria

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Pubblicato il 25 Febbraio 2017

La Fai Cisl cresce, per numero di iscritti e attività sindacale. E rilancia: tutele, consulenza e servizi per una presenza sempre più qualificata nel territorio. E poi impegno rinnovato sul fronte della sicurezza nei luoghi di lavoro, della legalità contro lavoro nero e lavoro irregolare (sottolineato in maniera forte ricordando la battaglia della Fai contro il caporalato che tenta di inquinare la vendemmia anche nel bresciano), della costruzione di relazioni industriali che adottino un vocabolario condiviso per lo sviluppo e la crescita di una voce così importante per l’economia bresciana come quella dell’agricoltura e dell’industria agroalimentare.

Sono alcuni dei temi trattati nella relazione del segretario generale della Fai Cisl bresciana, Daniele Cavalleri, che ha aperto questa mattina il congresso provinciale della categoria. Ai delegati riuniti nella sala convegni della Cantina Contadi Castaldi ad Adro, Cavalleri ha proposto diversi elementi per la conoscenza del quadro complessivo in cui la Fai è chiamata a muoversi, accompagnando dati e statistiche con considerazioni sindacali di analisi e di prospettiva.

 

DALLA CRISI AL RILANCIO?

La crisi economica non può ancora dirsi risolta – ha detto il segretario generale dell’agroalimentare della Cisl bresciana – e noi come sindacato siamo chiamati a gestire le tensioni sociali generate da questa situazione di incertezza, cercando attraverso la fiducia e il consenso di costruire un dialogo responsabile con le imprese che possa portare ad un rilancio della nostra economia”.

 

NIENTE ILLUSIONI

“Ma non ci si deve illudere sul rilancio, sulla ripresa – avverte Cavalleri – impossibile senza una nuova politica fiscale che redistribuisca reddito alle fasce più deboli, che consenta di ridurre il costo del lavoro e incrementi il peso di buste paghe e pensioni nell’ottica di incentivare e rilanciare i consumi interni”.

 

DALLA CONTRATTAZIONE RISULTATI CONCRETI

Il sindacato fa la sua parte attraverso la contrattazione, a tutti i livelli. Per quanto riguarda quello territoriale estremamente rilevante è risultato ottenuto a inizio anno con il rinnovo del contratto provinciale che interessa i circa 10.000 operai agricoli della nostra provincia, migliorando l’impianto economico e normativo, conquistando per tutti i lavoratori, e dunque non solo per quelli a tempo indeterminato, l’integrazione piena dei semi mesi di maternità facoltativa.

 

UN’ANALISI DEI SETTORI DEL COMPARTO

Cavalleri ha poi passato in rassegna, uno a uno i settori del comparto, analizzando le difficoltà dell’agricoltura e della filiera di trasformazione dei suoi prodotti, sottolineando l’andamento estremamente positivo del vitivinicolo, la frenata dell’industria agroittica bresciana, la preoccupazione per zootecnia e suinicoltura, l’incredibile comportamento di Regione Lombardia che bloccando i fondi per la montagna non consente agli operai forestali di avere il minimo necessario di giornate lavorative a garanzia di un reddito dignitoso, la crescente preoccupazione per i caseifici con diverse aziende a rischio collasso produttivo, la stabilità del settore avicolo, la ripresa del florovivaismo, la positività dell’industria di imbottigliamento delle acque.

 

SULLA CRISI DELL’ASSOCIAZIONE ALLEVATORI
PESANO CONTRAPPOSIZIONI IMPRENDITORIALI

Capitolo a parte quello dell’Associazione Allevatori e delle difficoltà che hanno portato alla fusione tra le realtà di Bergamo e Brescia, un’operazione – ha spiegato Cavalleri – che ci ha visto impegnati nel sottoscrivere un accordo di armonizzazione dei trattamenti e regolamenti economici tra le due realtà, ma che ho sullo sfondo la contrapposizione tra Coldiretti e Unione Agricoltori sul mantenimento del sistema allevatori, uno scontro che se possibile aggrava ancora di più gli effetti della drammatica contrazione dei finanziamenti erogati da Ministero e Regione Lombardia per il mantenimento dell’intero sistema”.

 

L’IMPEGNO: FAR CRESCERE
LEADERSHIP PER IL FUTURO DELLA CISL

Chiudendo il suo intervento Cavalleri ha parlato della Cisl e del dovere del gruppo dirigente di far crescere nuove leadership per dare continuità e futuro all’organizzazione. Il tutto in un quadro di comportamenti coerenti: “Anche così, io credo, si risponde alle polemiche che nostro malgrado trascinano la Cisl sulle pagine dei giornali per fatti nazionali che è giusto censurare e condannare non certo generalizzare. Non è più il tempo di tergiversare, credo che sia giunto il tempo per dare delle risposte certe e concrete a tutti i nostri associati e a tutti i delegati che mettono a disposizione il proprio tempo libero gratuitamente per sostenere la nostra organizzazione. E’ il tempo della chiarezza e della trasparenza ha detto Annamaria Furlan. E noi siamo assolutamente d’accordo”.