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8 marzo 2016. Furlan: “Riaffermare le conquiste raggiunte e rilanciare l’impegno”
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8 marzo 2016. Furlan: “Riaffermare le conquiste raggiunte e rilanciare l’impegno”

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Pubblicato il 8 Marzo 2016

una festa per riaffermare per le donne il diritto alla parità e alle pari opportunità“Agli occhi di qualcuno questa giornata può apparire rituale. Spetta a noi darle significato e concretezza attraverso il valore delle cose che ogni giorno, con tenacia e dedizione, portiamo avanti”. Lo scrive Annamaria Furlan, segretario generale della Cisl, sul quotidiano Conquiste del lavoro in occasione della Giornata internazionale della donna.

 

 

Parità Parità Parità

Vogliamo “rinserrare le fila – scrive la Furlan – e ridare slancio alle azioni ed alle strategie della Cisl protese al riconoscimento dei diritti delle donne che siamo soliti riassumere nei concetti di parità e pari opportunità, concetti che travalicano i confini nazionali, come testimonia anche il manifesto da noi voluto quest’anno per dire no ad ogni forma di discriminazione delle donne a partire dai luoghi di lavoro”.

Abbattere il “tetto di cristallo”

“I dati diffusi in questi giorni dalla Confederazione europea dei sindacati confermano come le donne continuino ad essere ostacolate sul lavoro, dal cosiddetto ‘tetto di cristallo’ che ne impedisce la progressione di carriera, alla disparità nella posizione lavorativa che le relega ad alcune attività particolari e le esclude da altre”, sottolinea ancora il segretario Cisl. “Le donne sono più numerose ad esempio nel campo dell’insegnamento, dei servizi, del commercio, della ristorazione, del lavoro domestico e dell’assistenza medico-sanitaria. Tra il 2005 e il 2010 la disparità occupazionale è addirittura aumentata in tutta Europa”.

Tenere alto il livello di vigilanza

Per la Furlan , “la celebrazione dell’8 marzo è per la Cisl un importante momento di bilancio per ricordare non solo le conquiste raggiunte nel corso degli anni, a cominciare da quella sul diritto di voto di cui ricorre quest’anno il settantesimo anniversario, ma anche per tenere alto il livello di vigilanza su aspetti sui quali si rischia facilmente di fare “un passo avanti e due indietro”.

No alla banalizzazione dei problemi

Purtroppo di “esempi ce ne sono tanti – conclude Annamaria Furlan – come quello della sentenza della Procura di Palermo, che ha inspiegabilmente sminuito un tipico caso di molestie sul luogo di lavoro ritenendolo semplicemente inopportuno e infantile”.

L’8 marzo serve dunque anche a denunciare queste pericolose banalizzazioni e a rilanciare l’impegno della Cisl per la dignità, la parità e il rispetto delle donne.