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Consiglio generale Cisl (1). Torri: lascio una Cisl forte, concreta e consapevole
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Consiglio generale Cisl (1). Torri: lascio una Cisl forte, concreta e consapevole

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Pubblicato il 3 Marzo 2016

Mantelli, Torri, Domaneschi, Valgiovio, Diomaiuta(Brescia – 10,00) E’ cominciato con un pensiero a Giulio Regeni, il giovane ricercatore ucciso in Egitto, il Consiglio generale della Cisl di Brescia. “Un mese fa – ha detto il segretario Enzo Torri – il corpo senza vita di Giulio veniva trovato ai margini di una strada della capitale egiziana. Era in Egitto per un dottorato di ricerca sul sindacalismo indipendente. E’ stato ucciso brutalmente. Non stanchiamoci di chiedere che sia fatta giustizia”. Un appello sottolineato da un lungo applauso dai componenti il parlamentino della Cisl che vede in sala anche numerosi ex dirigenti dell’organizzazione: Melino Pillitteri, Franco Castrezzati , Emanuele Braghini, Aldo Gregorelli, Diego Peli e Renato Zaltieri (già segretari generali della Ust Cisl Brescia); Gianpiero Usanza (ex segretario generale del Comprensorio della Cisl del Garda); Gigi Mastaglia, Roberto Ravelli e Gianbettino Polonioli (ex segretari generali della Cisl Valle Camonica).

Le dimissioni di Enzo Torri

La riunione – presieduta dal segretario generale della Cisl Lombardia Osvaldo Domaneschi –  è infatti a suo modo straordinaria, convocata per il passaggio di consegne del segretario generale. “Concludo oggi dopo poco più di 5 anni – ha detto Torri – una forte esperienza alla guida dell’organizzazione. Mi sono dimesso anticipando la scadenza del mandato per consentire ad un nuovo gruppo dirigente di avere il tempo necessario a preparare il prossimo Congresso del 2017. Lascio l’organizzazione dopo 36 anni, iniziati fra i metalmeccanici e continuati nel tessile e chimico prima di approdare alla confederazione nel 2004”.

Negli ultimi cinque anni …

La lunga crisi, non solo economica, che ha segnato la dimensione produttiva e occupazionale del nostro territorio: “Abbiamo ridisegnato le priorità da mettere in campo: la difesa del lavoro che c’è e la tutela costante dei lavoratori nei processi innescati dalla crisi. C’è chi si accontenta di individuare le colpe degli altri, generando illusioni che poi, deluse, diventano frustrazioni che si ribellano contro tutto e contro tutti. Noi abbiamo voluto stare in campo con proposte concrete, dagli ammortizzatori sociali in deroga, agli accordi con le banche per gli anticipi delle casse integrazioni fino ai percorsi formativi per il reinserimento lavorativo. Proposte certamente non risolutive ma che non hanno abbandonato i lavoratori”.

La realtà problematica dell’immigrazione, l’emergenza rappresentata dai profughi e dai richiedenti asilo: “Va sostenuto il giusto equilibrio fra il dovere umano dell’accoglienza e la potenzialità di integrazione nelle nostre comunità. Ma allo stesso tempo non vanno trascurati i problemi di quegli immigrati che da tanti anni vivono nel nostro territorio, hanno formato o ricostruito le loro famiglie. Dobbiamo avere attenzione alle modalità di integrazione, per loro e ancor di più dei loro figli, delle cosiddette seconde generazioni, che fanno la differenza fra chi si sente parte della comunità e chi vive da escluso coltivando sentimenti di rivalsa e di rifiuto. Per questo dobbiamo continuare a lavorare per l’integrazione, per una convivenza civile capace di trasformare le differenze culturali in risorsa”.

Il rilancio della contrattazione: “In questi anni abbiamo operato per ricercare terreni nuovi per far vivere la contrattazione nella nostra provincia, per passare da una cultura fortemente caratterizzata dal conflitto a quella più dialogante fra impresa e lavoratori, fra il capitale e il lavoro. Speravamo che questo impegno divenisse un “Patto per Brescia”. Abbiamo fatto una proposta unitaria agli industriali, la delegazione Aib l’ha condivisa ma subito dopo sono emerse le storiche resistenze imprenditoriali che da sempre impediscono lo sviluppo nella nostra provincia di moderne e più efficaci relazioni industriali. Noi siamo convinti che nella realtà quotidiana quel tipo di contrattazione, e di accordi immaginata nel “Patto per Brescia” sia comunque praticata molto più di quanto si voglia ammettere”. Come a dire che il tessuto imprenditoriale bresciano è più coraggioso e aperto del suo sindacato!

Sui nostri rapporti con le altre organizzazioni sindacali: “In questi cinque anni le relazioni sindacali interconfederali non hanno fatto registrare grandi sussulti, segnate da pratiche unitarie su alcuni versanti e divisioni sui grandi temi che a Brescia registrano sempre qualche radicalità in più. C’è ormai una insopportabile retorica dei diritti che rifiuta di fare i conti con la fatica della realtà, con il dovere del sindacato di lavorare per le tutele di chi lavora e per mantenere il lavoro piuttosto che fornire alle imprese comodi alibi di disimpegno.

LA CISL BRESCIANA E’ FATTA DI PERSONE GENEROSE E APPASSIONATE

Larga parte dell’intervento è stato dedicato alla Cisl, al dinamismo di una organizzazione “fatta da tante persone che non hanno avuto e non hanno bisogno di codici etici per svolgere tutti i giorni la loro missione: li abbiamo nei posti di lavoro come sul territorio, nelle leghe dei pensionati e nelle sedi delle zone, come fra gli operatori tecnici dei servizi, molto spesso più generosi di qualche sindacalista di professione”.

Lascio oggi una organizzazione che di fronte alla crisi non si è rinchiusa – ha concluso il segretario generale uscente – che ha reagito anche con il potenziamento delle sedi periferiche, con la loro messa in rete, andando così incontro, sul territorio, alle persone che cercano in noi un sostegno vicino”.

La proposta di Francesco Diomaiuta come nuovo segretario

Dopo avere ringraziato Giovanna Mantelli che con lui ha condiviso le responsabilità alla guida della Cisl bresciana e alla quale ha riconosciuto un rilevante contributo di competenza e di passione, Torri ha proposto al Consiglio il nome di Francesco Diomaiuta come nuovo segretario generale della Cisl provinciale: “Prima di entrare nella Segreteria provinciale – ha aggiunto – nata dall’unificazione dei territori di Brescia e della Valle Camonica, Francesco era segretario generale della Cisl Valle Camonica: conosce bene il ruolo e le dinamiche di una grande realtà come la nostra. Sono consapevole di passargli un testimone più impegnativo rispetto al passato, ma Francesco ha l’esperienza e le capacità necessarie per gestirlo al meglio, e saprà farlo con incisività grazie al sostegno convinto di tutto il gruppo dirigente. Gli auguro buon lavoro, gli auguro di avere compagni di strada generosi e leali, collaboratori appassionati, intelligenti e sinceri”.

 

Sulla relazione del segretario generale uscente si è aperto il dibattito al termine del quale il Consiglio voterà per l’elezione del nuovo segretario generale e, su sua proposta, la nuova Segreteria.

 

Nella pagina Facebook Cisl Brescia sono pubblicate alcune foto della prima parte della mattinata