La Camera ha dato il via libero definitivo alla riforma della scuola con 277 sì, 173 no e 4 astenuti. L’approvazione – che era ormai scontata visti i numeri della maggioranza di Governo a Montecitorio – non ferma la battaglia di sindacati, studenti e lavoratori contro il provvedimento. Battaglia che, come hanno più volte sottolineato i rappresentanti sindacali, rischia di finire anche nelle aule dei tribunali.
“E’ una brutta legge quella approvata oggi dal Parlamento – commenta il segretario generale Cisl Scuola, Francesco Scrima – che non risolve ma aumenta i problemi della scuola, ridotta ancora una volta a pretesto per giochi politici fini a sé stessi. Il nostro giudizio è pesante sia per i contenuti del provvedimento, sia per il modo in cui è stato gestito il percorso che ha condotto alla sua approvazione. Il Governo si assume la grave responsabilità del mancato confronto col mondo della scuola, di cui ha voluto trascurare irragionevolmente il grande patrimonio di idee, competenze, esperienze, professionalità”.