Viene dall’INPS il chiarimento atteso dalle organizzazioni sindacali su quanto scritto dal Governo nella Legge di stabilità riguardo la data di pagamento delle pensioni. La data di accredito della pensione cambierà solo per gli
800.000 pensionati che avendo lavorato sia nel settore privato che in quello pubblico hanno un doppio assegno, e che riceveranno la pensione in un’unica
soluzione il 10 del mese.
Per tutti gli altri pensionati, che sono circa 15 milioni, la pensione continuerà anche l’anno prossimo ad essere riscossa il primo del mese se si ha lavorato nel settore privato e il 16 se si è ex dipendenti pubblici.
Rientrano così le preoccupazioni sollevate dai sindacati dei pensionati di Cgil Cisl Uil che avevano bollato l’ipotesi di ritardare i pagamenti pensionistici come incomprensibile e inaccettabile.