In occasione dell’uscita dell’Annuario 2014 del CIRMiB, il Centro bresciano inter universitario di ricerca sulle migrazioni, si è svolto ieri pomeriggio in Università Cattolica un seminario dal titolo: “Accoglienza non fa rima con emergenza. L’immigrazione straniera in provincia di Brescia“.
CRESCE IL NUMERO DI IMMIGRATI… – Lo scorso anno gli stranieri a Brescia sono cresciuti del 3,7% che porta il numero di immigrati sul totale della popolazione al 13,4%, un punto in più rispetto al 2012. Non siamo però di fronte ad una “invasione” ma all’incidenza dei nuovi nati da genitori stranieri: nel 2013 sono stati il 29% del totale.
…CALA IL NUMERO DEGLI IRREGOLARI – La crisi pesa però anche sulla natalità delle famiglie immigrate, visto che nel 2012 la percentuale dei nuovi nati con un cognome straniero era stata del 31%. Le difficoltà economiche sono segnalate anche da una pesante frenata nelle rimesse verso i paesi di origine e dal calo del numero di stranieri proprietari dell’abitazione in cui vivono: erano il 15% nel 2012, sono passati all’11% nel 2013. Le minori opportunità determinate dalla crisi incidono anche sulla riduzione della quota di irregolari che scende di 11,6 punti percentuali rispetto al 2012, attestandosi al 6,5%.
La ricerca è stata svolta con la collaborazione dell’Osservatorio regionale per l’integrazione e la multietnicità, con gli uffici della Provincia di Brescia, del Comune di Brescia, della Prefettura e della Questura.
ACCOGLIENZA: MOLTO RESTA DA FARE – Dopo la presentazione dei dati demografici è seguito un dibattito sul tema dell’accoglienza a livello cittadino, regionale e territoriale, con riguardo alle relazioni interetniche e alle relazioni tra soggetti, comunità ed istituzioni. In particolare, si è discusso su quanto resta da fare nel contesto bresciano per rendere la città a tutti gli effetti un luogo di accoglienza, inclusione e partecipazione.
E’ di origini straniere un cittadino su cinque (Giornale di Brescia 21.10.2014)