Staffetta generazionale, turnover e contratto per la riforma della PA
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Staffetta generazionale, turnover e contratto per la riforma della PA

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Pubblicato il 11 Giugno 2014

Proposta_Unitaria_riforma_PA_11giu2014_iconLa pubblica amministrazione ha bisogno di un cambiamento vero, non dell’ennesima riforma di facciata, ma di una riorganizzazione profonda che punti all’eccellenza e faccia del settore pubblico il presupposto dello sviluppo economico e sociale del Paese. Ad affermarlo sono le federazioni della Funzione Pubblica di Cgil Cisl Uil che hanno presentato oggi la proposta del sindacato per la riforma del settore.

 

Leggi e scarica la sintesi della proposta di riforma Cgil Cisl Uil

Punti centrali della proposta sono lo sblocco del turnover e del contratto, fermo al 2009, che è un diritto e deve essere garantito, strumento che ci permette di rilanciare il lavoro pubblico. Nello specifico Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa puntano sull’occupazione, sottolineando che la staffetta generazionale è indispensabile, visto che l’età media dei dipendenti pubblici è di 52-55 anni.

“Noi siamo favorevoli all’abolizione del trattenimento in servizio con cui secondo il Governo si libererebbero 10 mila posti in più per i giovani nella pubblica amministrazione. Il numero è esagerato – spiega Giovanni Faverin – realisticamente sono la metà e comunque fare la staffetta con 5 mila giovani ci sembra una risposta ridicola. La nostra proposta è quella di 100 mila assunzioni, ed è compatibile con le risorse disponibili e con gli obiettivi della riforma. In concreto, considerando che un giovane in ingresso costa la metà di una persona a fine carriera, noi proponiamo di sostenere il piano anche attraverso il blocco del turnover per la dirigenza e i pensionamenti nelle professioni altamente usuranti“.