Decine di migliaia di persone hanno manifestato questa mattina a Bruxelles per chiedere “un nuovo patto per l’Europa”. I sindacati europei hanno protestato contro le politiche di austerità e i tagli imposti dalle istituzioni europee, rivendicando un piano di investimenti per rilanciare la crescita e l’occupazione nell’Unione europea.
Alla manifestazione , che si è conclusa con un discorso di Ignacio Fernández Toxo, presidente della CES (Confederazione Euorpea dei Sindacati), hanno partecipato lavoratori di 21 paesi. ” Siamo convinti che ci sono alternative alle politiche di austerità – ha detto il sindacalista- che dovrebbero incoraggiare la creazione di attività economiche e dell’occupazione. Perché se è vero che l’Europa sta uscendo dalla recessione, il rischio è possa entrare in una fase di stagnazione senza lavoro e oggi il problema fondamentale dell’Europa è l’occupazione”.
“L’Europa non deve perdere la sua identità sociale – ha aggiunto Fernández Toxo – smantellando i sistemi di welfare che hanno segnato il suo sviluppo e perché ciò accada è necessario interrompere le politiche che si basano esclusivamente sull’austerità per riequilibrare i conti pubblici”.
Il presidente della CES ha invitato i leader europei a dare corso alla proposta della Confederazione europea dei sindacati di avviare un ambizioso programma di investimenti a livello europeo, una sorta di piano Marshall per il XXI secolo da sviluppare nell’arco dei prossimi 10 anni, con l’obiettivo di creare e 11 milioni di posti di lavoro”.
Al termine della manifestazione, che si è chiusa in prossimità delle sedi delle istituzioni europee, una delegazione della CES guidata dal suo segretario generale, Bernadette Ségol, e dal presidente Toxo ha incontrato il presidente del Consiglio europeo , Herman Van Rompuy, illustrandogli le ragioni della protesta e i contenuti delle proposte sindacali.