Non si allenta la morsa della crisi sull’economia lombarda. Nel 2013 le ore di cassa integrazione autorizzate sono state il 5,5% in più rispetto al 2012, superiori ai 250 milioni ore. E’ un dato in costante crescita dal 2011 e che arriva non lontano dal picco massimo registrato nel 2010. Il tutto nonostante un calo del 19,8% della cassa in deroga dovuto al forte ritardo delle procedure di decretazione per la stessa legate all’incertezza dei trasferimenti statali alle regioni.
UN DATO SENZA PRECEDENTI – L’incremento della cassa integrazione ordinaria è stato del 6,0% rispetto all’anno precedente, addirittura del 22,4% quello della cassa integrazione straordinaria “E’ un dato assolutamente insolito, sconosciuto nel passato – ha commentato il Segretario regionale della Cisl Roberto Benaglia – segno ulteriormente negativo di come l’ammortizzatore viene sempre più utilizzato per casi di grave crisi aziendale ed occupazionale”.
BRESCIA TRA I TERRITORI PIÙ IN DIFFICOLTÀ – Dal punto di vista della diffusione territoriale le province di Milano, Bergamo, Brescia e Pavia segnano un incremento nel 2013 delle ore di cassa pari o superiore alla media regionale dimostrando di essere maggiormente colpite dalle crisi rispetto alle altre province. Tra i comparti produttivi i punti di maggiore difficoltà si continuano a registrare nell’edilizia, nel metalmeccanico e nel commercio.
LA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA – Per quanto riguarda il ricorso alla cassa in deroga, nel 2013 è crollato l’utilizzo da parte del settore industriale (addirittura -56,5%, fatto dovuto anche ai criteri con cui si calcolano nel quinquennio il ricorso alla Cigs) mentre rimane forte, crescente e prevalente il ricorso da parte del comparto artigiano, superiore a quello del commercio. Il quarto trimestre del 2013 si è mosso su tendenze in linea con quelle appena richiamate per l’analisi annuale, anche se registra un calo del 4,2% delle ore autorizzate rispetto al trimestre precedente.
La cassa integrazione in Lombardia nel 2013
I dati settoriali e territoriali (con un confronto sul 2012) elaborati dalla Cisl Lombardia