Al Liceo Guido Carli di Brescia e al Collegio San Carlo di Milano gli studenti potranno diplomarsi non in cinque ma in quattro anni. Il ministro Maria Chiara Carrozza infatti lo scorso 8 agosto ha dato il via libera alla sperimentazione di quello che giornalisticamente è stata ribattezzato il Liceo “scontato”.
Una novità che fa discutere e sulla quale la Cisl Scuola di Brescia esprime più di una perplessità contestando il “valore scientifico di una sperimentazione circoscritta ad una sola istituzione scolastica”.
“La discussione attorno al delicato tema della riduzione di un anno scolastico nel percorso complessivo di uno studente – scrive Luisa Treccani, Segretario generale della Cisl Scuola di Brescia – non può limitarsi al coinvolgimento di un solo segmento dell’istruzione secondaria di secondo grado! Si corre il solito rischio di costruire faticosamente un puzzle concentrandosi su un tassello, senza una visione d’insieme“.
“Se si intendono aprire la discussione ed il confronto sul percorso di studio e sull’età di acceso al lavoro in Italia – aggiunge la sindacalista – è doveroso avere una visione d’insieme: contesto italiano ed europeo, su tutti i versanti; percorso complessivo, dall’accesso all’obbligo fino al conseguimento di un titolo o una qualifica; segmento iniziale non incluso nell’obbligo; risvolti psicopedagogici e metodologico-didattici; curriculi e competenze attese…”.
Insomma, una sperimentazione nata male, senza confronto e senza coinvolgimento. “Ci auguriamo – conclude Luisa Treccani – che la proposta del Ministro Carrozza di una ‘costituente’ della Scuola, torni ad essere il contesto entro cui attivare il confronto sociale, culturale e politico, coinvolgendo i protagonisti della scuola”.