I sindacati edili di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo stato di mobilitazione del settore. L’assemblea nazionale dei lavoratori dell’edilizia, riunita a Roma, reagisce così al mancato rinnovo del contratto nazionale dell’edilizia, scaduto da 9 mesi.
Sono previste assemblee di lavoratori, con manifestazioni e presidi. Non è stata decisa, ma nemmeno esclusa, la proclamazione di uno sciopero del comparto se la trattativa in programma con l’Ance e Coop il 23 ottobre prossimo non dovesse registrare sviluppi positivi. La mobilitazione sarà particolarmente massiccia soprattutto nei grandi cantieri e nei lavori per grandi infrastrutture, come la Tav, il Terzo valico o Expo 2015. Complessivamente il comparto delle costruzioni ha subito la perdita di circa 700mila posti di lavoro dal 2008 ad oggi.
Le distanze con le controparti al tavolo di trattativa si sono manifestate soprattutto sul piano salariale e sull’Ape (Anzianità Professionale Edile) che Ance e Coop vorrebbero cancellare, mentre per i sindacati si tratta di un diritto contrattuale che risponde adeguatamente alle caratteristiche di precarietà e mobilità dei lavoratori del settore edile.