I 434 lavoratori degli stabilimenti Riva Acciaio in Valle Camonica potranno tornare al lavoro da lunedì. La decisione è emersa al termine dell’ennesimo confronto tra il Ministro Flavio Zanonato, il custode giudiziario Mario Tagarelli, l’amministratore unico della Riva Acciaio, Cesare Riva, il rappresentante del gruppo e presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, e gli istituti bancari. Alla luce dei chiarimenti venuti dalla magistratura di Taranto, è stato individuato un percorso che concorre alla stabilizzazione produttiva di Riva Acciaio, e si prevede un piano finanziario, sotto il controllo del custode giudiziario, di accantonamento progressivo delle risorse equivalenti a quelle oggetto del sequestro.
Assieme a quelli di Sellero, Cerveno e Malegno, lunedì riapriranno anche gli stabilimenti Riva Acciaio a Varese, Lecco, Milano, Verona e Cuneo.
La costante e intensa mobilitazione di questi giorni dei lavoratori e dei cittadini di tutti i paesi che hanno stabilimenti della Riva Acciaio, ha avuto ragione contro il blocco degli impianti deciso il 12 settembre dall’azienda a seguito del sequestro disposto dalla magistratura e il rischio di ridimensionamento di un importante patrimonio industriale.
Soddisfazione è stata espressa dalla Fim Cisl: “Da subito avevamo sollecitato un provvedimento urgente della magistratura o del Governo per garantire insieme legalità e attività produttiva – si legge in una nota dei metalmeccanici della Cisl – respingendo l’ipotesi della cassa integrazione, che sarebbe stata impropria per un’azienda in piena attività, o di un fantasioso commissariamento, improvvidamente invocato da alcuni, che avrebbe affossato le prospettive produttive di Riva Acciaio e creato un grave problema occupazionale”.
“Dopo due settimane di inattività e di annunci contraddittori, finalmente prevale il buon senso e la responsabilità dei soggetti istituzionali preposti. La lotta dei lavoratori, con il sostegno della cittadinanza e di tutti i Sindaci ha prevalso. Hanno vinto le ragioni del lavoro – conclude la nota della Fim Cisl – e di tutti coloro che non si rassegnano ad un futuro senza prospettive. Hanno vinto i lavoratori e con loro l’intero Paese“.