La Commissione Ambiente del Consiglio regionale della Lombardia ha visitato oggi il sito Caffaro e incontrato i rappresentanti delle istituzioni locali. Non ha invece sentito le organizzazioni dei lavoratori. Una scelta che “apre dubbi sulla credibilità di posizioni quali quelle dichiarate ripetutamente dall’attuale amministrazione regionale lombarda di volere sostenere il lavoro”, scrivono polemicamente Filctem Cgil, Femca Cisl e Uilcem Uil in un comunicato.
“Regione Lombardia farebbe bene a rimediare all’esclusione aprendosi al confronto con tutte le parti sociali – si legge nel testo sindacale – considerato il rischio di disastro ambientale incombente e le ricadute occupazionali negative che potrebbero derivare” dall’abbandono dell’unità produttiva da parte dell’attuale proprietà; “soltanto con il coinvolgimento e l’ impegno sinergico di tutti i diversi protagonisti – istituzioni locali e nazionali, parti sociali, accademie, enti di ricerca, associazioni – possiamo pensare di cavarcela e innescare concrete soluzioni positive per la salute e l’occupazione”.