E’ stato sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto di lavoro degli addetti alle Lavanderie industriali. Lo hanno siglato Assosistema Confindustria e i sindacati del settore Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil. Il precedente contratto era scaduto il 30 giugno 2012. L’intesa sarà sottoposta unitariamente al vaglio delle assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori.
Si tratta di un buon contratto che tutela il reddito dei lavoratori – spiegano i sindacalisti della Femca – innovativo nella parte economica, per l’attribuzione al salario di produttività aziendale di parte degli aumenti economici previsti, e nella parte normativa, per le misure straordinarie a tutela dei lavoratori e per il protocollo sulla qualificazione delle imprese che difende l’occupazione delle piccole imprese e combatte fenomeni di illegalità, concorrenza sleale e lavoro sottocosto”.
AUMENTI – L’intesa prevede un aumento medio di 120 euro per il modulo consolidato dell’area operativa (ex terzo livello) suddivise in quattro tranche: 20 euro al 1° giugno 2013, 35 euro al 1° gennaio 2014, 43 euro al 1° gennaio 2015, 22 euro al 1° giugno 2015.
A sostegno della contrattazione di 2° livello viene prevista una quota pari a 572 euro in tre anni, erogabile con le regole del premio variabile previste dal contratto nazionale di lavoro. Ai lavoratori dipendenti da aziende che non abbiano utilizzato tali quote sarà riconosciuto un elemento salariale aggiuntivo da erogare entro il mese di dicembre di ciascun anno. Inoltre è prevista l’“una tantum” di 200 euro a copertura del periodo di vacanza contrattuale. Il montante salariale 2012- 2015 è di euro 2.300.
STABILIZZAZIONE – L’intesa migliora inoltre diverse parti normative, a cominciare dal mercato del lavoro facendo dell’apprendistato professionalizzante il principale contratto di accesso al lavoro e con l’impegno alla stabilizzazione del 60% dei rapporti e alla realizzazione di un patto generazionale per favorire l’occupazione dei giovani.
Sul versante del welfare contrattuale sono state introdotte nuove disposizioni per favorire l’accesso alla previdenza integrativa del settore (Fondo “Previmoda”) e l’operatività immediata del Fondo sanitario integrativo.
INDENNITÀ – Sul fronte dei diritti sono stati previsti alcuni miglioramenti normativi, a partire dal riconoscimento di una indennità del 100% per le malattie di particolare gravità di durata superiore a sei mesi nell’anno, dalla possibilità di anticipazione dell’indennità per gli infortuni sul lavoro, da una nuova regolamentazione dei congedi per malattia dei figli e dall’allargamento del diritto allo studio.
Il secondo livello di contrattazione viene valorizzato con la definizione delle materie a essa demandate, delle linee-guida di sostegno alla diffusione della stessa e l’aumento a 200 euro dell’elemento di perequazione. Le parti, per far fronte al perdurare della crisi, hanno definito un protocollo sperimentale sull’orario di lavoro per la gestione dei cali produttivi.
PARTECIPAZIONE – Quanto alle relazioni industriali, le organizzazioni sindacali e Assosistema Confindustria hanno convenuto di sperimentare specifiche forme di partecipazione delle rappresentanze sindacali aziendali alle quali verranno fornite specifiche competenze in ordine alle forme e alle procedure di remunerazione collegate al risultato oltre che alla conoscenza delle linee strategiche delle imprese.
Con lo stesso intento le parti hanno sottoscritto un “Protocollo sulla qualificazione delle imprese” per accrescere la tutela dei lavoratori e per combattere fenomeni di illegalità, concorrenza sleale e lavoro sottocosto. Le aziende si impegnano ad adottare il codice di condotta e a promuovere la cultura della responsabilità sociale.