Azienda e sindacati hanno raggiunto un’intesa sul futuro della Leali e dei suoi 300 lavoratori, sia quelli di Odolo che di Roè Volciano. La nuova proprietà assorbirà tutti i lavoratori attualmente in forza alla Leali attraverso la controllata Leali Steel con una revisione della struttura salariale: una parte del premio di risultato (2.200 euro su un totale di 8.000) sarà legato al raggiungimento di cinque parametri aziendali: i livelli di produttività; la qualità di produzione raggiunta; le rilavorazioni effettuate; la formazione dei lavoratori; la saturazione degli impianti.
Si tratta in sostanza dei contenuti che nelle scorse settimane la Fim Cisl aveva portato all’assemblea dei lavoratori come percorso per salvare il lavoro e l’occupazione. La Fiom Cgil si era scagliata contro questa ipotesi facendola respingere dall’assemblea. La nuova proprietà aveva a quel punto comunicato di voler valutare un’ipotesi di disimpegno rispetto al progetto industriale in Valle Sabbia. L’allineamento della Fiom sulle posizioni di Fim Cisl e Uilm Uil ha consentito ieri il raggiungimento dell’accordo. I lavoratori ne discuteranno martedì prossimo in assemblea.
Lunedì, invece, è fissato l´appuntamento al Ministero del lavoro per la richiesta dei due anni di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione e ristrutturazione della sede principale degli stabilimenti Leali. “Come sindacati c´è stata un´importante assunzione di responsabilità – hanno detto ieri i sindacalisti della Fim Cisl – responsabilità che ora auspichiamo da parte della proprietà”.