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I lavoratori della Leali: la priorità deve essere il posto di lavoro
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I lavoratori della Leali: la priorità deve essere il posto di lavoro

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Pubblicato il 30 Maggio 2013

La Leali di Odolo (Bs) in Valle SabbiaL’assemblea dei lavoratori della Leali di Odolo e Roè Volciano (che complessivamente conta 193 dipendenti) hanno oggi dato un nuovo mandato ai sindacati per tenere aperto il confronto con la Leali Steel controllata dal gruppo svizzero Klesch. “L’assemblea ha modificato radicalmente il mandato precedente del 20 maggio – fa osservare la Fim Cisl di Brescia – superando le rigidità contenute nella piattaforma di Fiom e Uilm”. Oggi i lavoratori hanno sostanzialmente detto che il nocciolo del confronto con l’azienda previsto per lunedì 3 giugno non dovrà essere quello della immodificabilità del salario fisso sostenuto dai metalmeccanici di Cgil e Uil, ma quello del mantenimento della piena occupazione nei due stabilimenti.

IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Il futuro della Leali è legato all’impegno di un investimento di oltre 40 mln di euro da parte del gruppo elvetico Klesch nell´ambito del concordato preventivo aperto dal Tribunale per la Leali. L’accordo da siglare riguarda il trasferimento delle attività e della forza lavoro dal società valsabbina al colosso svizzero.

L’assemblea dei lavoratori del 20 maggio – Inizialmente erano tre i percorsi prefigurati dall’azienda [leggi in proposito Leali SpA, lavoratori in assemblea lunedì per il futuro occupazionale] ai quali la Fim Cisl ha risposto con una disponibilità al confronto mentre Fiom Cgil e Uilm Uil hanno contrapposto una posizione molto rigida che i lavoratori, nell’assemblea del 20 maggio, hanno scelto.

La controproposta dell’azienda – La Leali Steel si impegna ad assorbire i lavoratori a fronte di una serie di novità in merito all´attuale trattamento retributivo. A decorrere dalla data di efficacia del contratto d´affitto e fino a fine 2013 la parte fissa e variabile del premio di risultato (entrambe del valore di 650 euro) non matureranno; dal 2014 le due parti saranno legate a un indice gestionale da concordare al quale sarà correlato anche il premio attualmente in vigore (900 euro l´anno); l´importo totale, dopo le modifiche, sarà di 2.200 euro. L´indennità sostitutiva di mensa e i rimborsi chilometrici saranno eliminati. Modifiche sono previste pure per i trattamenti individuali, connessi alla firma di verbali di conciliazione: sospensione della maturazione e corresponsione del 50% per due anni dall´affitto, dal terzo variabile. Leali Steel chiede ai sindacati pure la disponibilità a rinegoziare e/o armonizzare, dopo la Cassa, tutta la struttura retributiva del personale che prenderà in carico.

Le posizioni sindacali – La Fiom ha giudicato la proposta inaccettabile e quindi assolutamente da bocciare . La Uilm si è rimessa alla volontà di una nuova assemblea dei lavortaori. La Fim Cisl ha sottolineato l´importanza di trovare un percorso che dia una risposta occupazionale, sappia dare sviluppo a un´importante realtà produttiva. “Non possiamo ancora una volta permettere – spiegava Alessandra Damiani della Segreteria dei metalmeccanici della Cisl – che mere questioni di principio si trasformino in una mancata opportunità per i lavoratori e le loro famiglie. Il compito di un sindacato responsabile è soprattutto questo, fare intese che sappiano dare soluzioni e speranza di cambiamento. Come già più volte detto e dimostrato la Fim è pronta a fare la sua parte”.

La ripresa del confronto – Sulla base delle risultanze dell’assemblea di oggi, lunedi è in programma un nuovo incontro tra azienda, organizzazioni sindacali e Rsu