Sono terminate questa mattina le assemblee alla Parema (accessori nautici) di Ponte San Marco dedicate al piano di riorganizzazione dell’azienda con la cessazione dell’attività di una unità produttiva – dove attualmente sono occupati 17 lavoratori – e la riorganizzazione della “Parema 1” che ha 61 dipendenti. I lavoratori hanno dato mandato alla Fim Cisl e alle altre organizzazioni sindacali ha sottoscrivere l’accordo raggiunto con la proprietà e che prevede l’utilizzo sia degli ammortizzatori sociali che di percorsi di riqualificazione e rioccupazione per i lavoratori.
IL DETTAGLIO DELL’ACCORDO
I 61 lavoratori dell’unità principale – spiega una nota della Fim Cisl di Brescia – fruiranno di un periodo di 12 mesi di cassa per crisi, con rotazione e pagamento diretto da parte dell’Inps, insieme all’utilizzo di mobilità solo su base volontaria e senza nessun intervento unilaterale dell’azienda al termine del periodo di cassa. L’incentivo all’esodo sarà diversificato in funzione della partecipazione o meno a percorsi di formazione professionale: 3mila Euro per tutti coloro che parteciperanno a percorsi di riqualificazione professionale, 2mila Euro nell’altro caso. E’ prevista una integrazione salariale di 7,50 Euro per ogni giorno di formazione effettuata.
RIASSUNZIONI E INCENTIVI
Uguali opportunità sono state concordate per i 17 lavoratori dell’unità produttiva che viene dismessa, che vedranno però l’utilizzo della cassa integrazione per cessata attività prorogabile fino a 24 mesi , integrata dalla mobilità come per gli altri colleghi. In questo ultimo caso inoltre è previsto un incentivo per le aziende che assumo questi lavoratori pari al 50% del salario per i primi 4 mesi di lavoro. L’azienda diffonderà tale disponibilità a mezzo stampa con comunicati pubblicitari al fine di mettere a conoscenza il territorio di tale percorso.
UN BUON COMPROMESSO
“Per noi – commenta Alessandra Damiani della Segreteria dei metalmeccanici Cisl – l’accordo raggiunto è un buon compromesso, pur in una situazione complessa e difficoltosa, in quanto definisce con chiarezza i percorsi attuabili, inserisce strumenti di accompagnamento del lavoratore nella ricerca di nuova occupazione, nella trasparenza e serietà di soluzioni che non illudono nessuno ma che cercano contribuire a disegnare un percorso certo di nuova occupazione”.