Più di un centinaio di giovani del Cfp Zanardelli e dell’Itis Castelli hanno preso parte ieri mattina nell’Auditorium dalla Cisl ad un convegno intitolato Il diritto di essere italiani. “Lo abbiamo promosso – ha detto Enzo Torri, Segretario generale della Cisl bresciana – in occasione dell’avvio della campagna, alla quale la Cisl di Brescia aderisce, “L’Italia sono anch’io”, per raccogliere le firme necessarie a presentare una legge di iniziativa popolare che riconosca ai giovani nati in Italia da genitori stranieri i diritti di cittadinanza. Negli anni scorsi la Cisl ha sostenuto un’analoga iniziativa a sostegno di una proposta di legge bipartisan firmata da deputati di diversi schieramenti, oggi purtroppo ancora ferma in Commissione alla Camera dei Deputati. Ma abbiamo anche promosso la nascita di una associazione per i giovani della seconda generazione degli immigrati, Anolf 2G, e contribuito al progetto “18 Ius soli” – titolo che per il riconoscimento della cittadinanza fa riferimento all’espressione giuridica “ius soli”, vale a dire il “diritto di suolo” derivante dall’essere nati sul territorio dello Stato – diventato anche un film che viene presentato e dibattito in questi mesi in tutta Italia”.
E proprio dalla proiezione del film ha preso avvio l’incontro di ieri alla Cisl. Un documentario ricco di testimonianze in cui molti dei giovani presenti in Auditorium hanno visto raccontata la loro stessa storia.
Secondo i dati Istat sono 28.453 i figli di stranieri nati a Brescia e provincia; 5.522 nel solo capoluogo. “Aderendo alla campagna L’Italia sono anch’io la Cisl di Brescia non fa che dare continuità ad un impegno che vede coinvolta l’organizzazione da molti anni – ha detto Giovanna Mantelli che nella Segreteria della Cisl segue le problematiche della immigrazione – perché le seconde generazioni possano vedere pienamente riconosciuto il loro diritto di essere italiani”.