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Occorre fare di più. L’infortunio mortale di Orzivecchi esige di ri-pensare la sicurezza
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Occorre fare di più. L’infortunio mortale di Orzivecchi esige di ri-pensare la sicurezza

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Pubblicato il 14 Ottobre 2011

L’incidente mortale sul lavoro avvenuto ieri in un’azienda agricola di Orzivecchi in cui ha perso la vita un giovane operaio di Comezzano-Cizzago, spinge la Fai Cisl e la Flai Cgil – le organizzazioni sindacali più rappresentative del comparto – ad una serie di riflessioni sul tema della sicurezza, prevenzione e  formazione. Ma anche di come la società reagisce davanti a questo che, come ha detto recentemente il Presidente della Repubblica, è “un fenomeno sempre inaccettabile”.

Considerando l’insieme delle normative esistenti, Daniele Cavalleri e Giuliano Benetti, Segretari generali di Fai Cisl e Flai Cgil, osservano: “Compito del sindacato è fare il possibile perché le buone leggi si applichino, le buone intenzioni si realizzino, senza farsi scoraggiare dall’indifferenza, dalla sottovalutazione che accompagnano sempre più questi temi. Non dobbiamo dimenticare che nessun profitto, mai, giustificherà la perdita di una vita umana. E non dobbiamo dimenticare che dietro alle morti sul lavoro ci sono famiglie e relazioni umane, che si trovano all’improvviso di fronte ad un vuoto enorme e una terribile sofferenza”.

Fai Cisl e Flai Cgil BASTA MORTI SUL LAVORO