Aeroporto: dimissioni e responsabilità
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Aeroporto: dimissioni e responsabilità

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Pubblicato il 19 Luglio 2007

Il cavalier Ugo Gussalli Beretta si è dimesso da presidente della D’Annunzio Spa, società che gestisce l’aeroporto di Montichiari e all’85% proprietà della Catullo di Verona.

La decisione è giunta in giorni intensi per il futuro dello scalo bresciano: domani infatti si incontreranno tutte le associazioni economiche di casa nostra interessate ad una società interamente bresciana per la gestione dell’aeroporto, mentre la settimana prossima al Pirellino il mondo imprenditoriale incontrerà le istituzioni. (Giornale di Brescia)

Giorni decisivi, dunque, per il destino dell’aeroporto di Montichiari. Anche la Cisl nei giorni scorsi ha preso chiaramente posizione ed è forse utile, in queste ore impegnative, riproporne i contenuti. Lo facciamo riprendendo la dichiarazione dello scorso 5 luglio del Segretario generale della Cisl di Brescia Renato Zaltieri,  quando si profilava la discussione sulla concessione governativa per lo scalo bresciano.

Mentre riconfermiamo l’importanza dell’aeroporto di Montichiari, strategico per lo sviluppo dell’economia bresciana considerata anche la sua collocazione territoriale, manifestiamo preoccupazione per l’indeterminatezza dello sviluppo dello scalo che sembra avanzare a fari spenti e senza prospettive.

Siamo convinti che serva un intervento istituzionale fortemente coordinato, capace di mettere in campo un patto territoriale strategico per uscire dalla impotenza di oggi ed evitare che tutte le potenzialità, nel cargo merci così come nel trasporto passeggeri. Bisogna lavorare ed adoperarsi affinché la concessione aeroportuale venga posta in capo alla Società Gabriele d’Annunzio di Montichiari  e non alla Catullo di Verona, così come da tempo andiamo sostenendo.

Sollecitiamo pertanto le istituzioni e le forze politiche bresciane ad assumersi le proprie responsabilità e accogliere la sfida lanciata dall’Assessore Regionale Raffaele Cattaneo, di elaborare, a breve, un progetto territoriale, comprendente le Istituzioni pubbliche, le Associazioni imprenditoriali e il sistema bancario, in grado di aprire uno squarcio di luce sul futuro dell’attività dell’aeroporto.

Un progetto che può scaturire dal tavolo territoriale di confronto, coordinato dalla Provincia, che è stato costituito con accordo fin dal 2003 e che è già stato coinvolto nel passato su questa problematica.