Tremila in piazza per la sicurezza
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Tremila in piazza per la sicurezza

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Pubblicato il 4 Maggio 2007

Tolleranza zero su infortuni, morti bianche, malattie professionali. È il messaggio lanciato ieri dal palco di piazza della Loggia dai segretari di Cgil, Cisl e Uil di Brescia. Per dire “basta” all’insicurezza e all’illegalità nelle aziende e nei cantieri, che solo nei primi quattro mesi di quest’anno hanno provocato dieci vittime, la città si è fermata. Quattro ore di sciopero generale e una manifestazione che ha portato in piazza della Loggia circa tremila persone sono stati il segno tangibile che a Brescia la piaga dell’insicurezza sul lavoro ha passato il limite. “Nel 2005, 31 lavoratori sono morti sul lavoro, nel 2006 ben 34. E quest’anno? A fine aprile altri dieci hanno già perso la vita e decine di operai hanno subito gravi infortuni invalidanti: nessuno si assume la responsabilità di questa strage continua, ma è arrivato il momento di dire basta”, ha dichiarato Renato Zaltieri, segretario generale della Cisl di Brescia. “Non è sufficiente indignarsi per le morti bianche – ha aggiunto – occorre un’azione a rete di tutto il sistema: Inps, Inail, Asl, imprese, sindacati e istituzioni. Serve un coinvolgimento e un coordinamento di tutti gli attori interessati, in modo da definire confronti sui piani di prevenzione, sulla programmazione, definendo verifiche periodiche sullo stato di attuazione degli interventi”. “Formule magiche” per combattere la piaga degli infortuni e delle morti bianche non ne esistono, anche a Brescia ne sono convinti. Non hanno dubbi, però, su alcuni interventi che andrebbero attuati al più presto: far decollare la formazione congiunta, imprese e lavoratori, potenziare i controlli e dotare di risorse adeguate gli ispettori del lavoro, promuovere una cultura della sicurezza, definire un quadro di norme premianti per chi rispetta le regole e punitive per chi commette gravi inadempienze. “Tranne alcune rare eccezioni, le aziende sono ancora convinte che rispettare le norme di sicurezza sia solo un costo aggiuntivo – spiega Zaltieri -. Bene, per convincerle che non è così bisogna adottare un sistema di sanzioni che siano ben più costose”. Sanzioni e controlli saranno solo alcuni dei punti al centro dell’assemblea del 18 maggio, quando Cgil, Cisl e Uil riuniranno a Brescia l’assemblea provinciale delle rappresentanze sindacali unitarie e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza per definire una piattaforma di richieste e iniziative territoriali. (www.lombardia.cisl.it)

Leggi l’intervento di Mariarosa Mondini, delegata della Femca Cisl di Brescia, fatto dal palco di Piazza della Loggia a chiusura della manifestazione.

… Ma si continua a morire

Proprio nella giornata in cui Cgil, Cisl e Uil di Brescia hanno portato in piazza tremila persone per dire basta alle morti bianche e per chiedere sicurezza sui luoghi di lavoro, una nuova tragedia ha scosso il mondo del lavoro. Ieri pomeriggio, a Nave, un operaio di 43 anni ha perso la vita cadendo con il “cestello” di un braccio elevatore utilizzato per sostituire le lampade dei lampioni pubblici. Dalle prime indagini sembra che l’incidente sia stato causato dalla rottura del perno tra il cestello e il sollevatore meccanico.

Lorenzo Scolari, questo il nome dell’operaio che risiedeva in provincia di Bergamo, è la decima vittima di un incidente sul lavoro nel bresciano dall’inizio dell’anno.

Lavorava per una ditta di Nembro (Bg), alla quale l’Enel ha affidato in subappalto gli interventi di manutenzione della illuminazione stradale.

“Vogliamo sapere il perché di questa tragedia – ha dichiarato il Segretario generale della Cisl di Brescia Renato Zaltieri – vogliamo sapere in che condizioni era l’automezzo da cui si è staccato il cestello che ha fatto cadere e che ha schiacciato quel povero operaio. Cosi come vorremmo che finalmente si aprisse una riflessione sulle catene di subappalto che Enel ha attivato in questi anni con una politica di tagli e di contenimento dei costi che ha portato ad esternalizzare tutto o quasi tutto. Di fronte a questa ennesima vittima sul lavoro rinnoviamo il nostro impegno perché le condizioni di sicurezza sul lavoro siano garantite, applicate e rispettate sempre, in ogni ambiente, in ogni situazione lavorativa. Il sindacato non si rassegna!”