Stranieri in famiglia. Un aiuto determinante
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Stranieri in famiglia. Un aiuto determinante

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Pubblicato il 3 Agosto 2004

Il termine non è bello, gli studiosi ci spiegano che uno peggiore non si poteva trovare, eppure “badanti” è una parola che è entrata nel gergo comune. Ed è una parola che dice anche di un fenomeno che è ormai molto diffuso. Eppure facciamo fatica a guardare in faccia la realtà. Infatti, nonostante che siano tante, che il loro contributo alla gestione della vita famigliare sia essenziale, soprattutto in presenza di anziani non autosufficienti, non c’è la consapevolezza dello straordinario apporto che le badanti danno al sistema di welfare locale. La Cisl di Brescia che da molto tempo ha aperto uno sportello per aiutare e consigliare queste lavoratrici, ha organizzato sul fenomeno un seminario di studio e di approfondimento con contributi del professor Maurizio Ambrosini, docente di sociologia all’Università di Genova, della Associazione culturale italo-ucraina Nadya, e di Alessandro Poni del Centro Assistenza Lavoro Familiare della Cisl di Brescia.

Si è trattato di un momento importante di verifica e di confronto, raccolto in queste pagine per offrire a tutti l’opportunità di andare oltre quel che appare in superficie e leggere in profondità una situazione che ha cambiato e che ancora sta cambiando l’assistenza domiciliare per gli anziani e soprattutto per le persone non autosufficienti.

È un modo attraverso il quale la Cisl vuole anche richiamare l’attenzione delle Istituzioni, e chiedere ad esse se, ai vari livelli (dallo Stato alle Regioni fino ai Comuni), si è fatto e si fa tutto il possibile perché il lavoro domiciliare di assistenza garantito dagli stranieri nelle nostre case sia assunto come un valore e come tale venga considerato ogni qualvolta si progettano interventi e modifiche al sistema di welfare.

Scarica gli atti del convegno.