“Gli scarti più gravi tra i contenuti dell’accordo del 5 luglio e la Legge Finanziaria 2003 riguardano il Mezzogiorno, alcune distorsioni sulla manovra dell’IRPEF, gli investimenti per l’istruzione, la formazione, la ricerca e l’innovazione, su cui si gioca ogni prospettiva di riequilibrio e di competitività internazionale del sistema economico e sociale del Paese”.
È questa, in estrema sintesi, l’indicazione da parte della Cisl dei nodi da affrontare e risolvere prima del varo della Finanziaria.
“La Cisl – si legge in un documento della Segreteria Confederale – è impegnata ad un confronto stringente con il Governo e nelle sedi parlamentari per consolidare gli impegni dell’accordo di luglio già indicati nella Finanziaria, per colmare le carenze più consistenti, per fronteggiare la situazione di difficoltà economica e produttiva del Paese”.