Accordo quadro sugli ammortizzatori sociali in deroga per gli ultimi due mesi del 2016. Regione e parti sociali lo hanno sottoscritto giovedì pomeriggio. L’intesa, che si aggiunge ai diversi accordi sottoscritti negli ultimi anni, amplia dal 5% al 50% le risorse disponibili, allargando la casistica per l’accesso.
Potranno ricorrere alle risorse regionali:
- aziende che, a seguito dei controlli di Inps successivamente alla decretazione, risultano con matricole sospese o cessate;
- aziende che hanno presentato domanda di cassa integrazione in deroga oltre il termine di 20 giorni e oltre il periodo di deroga richiesto, in presenza di giorni decretabili al netto delle decurtazioni operate in base all’art. 2, comma 7 del D.L. n. 83473/14;
- aziende, comprese le imprese in procedura concorsuale o in liquidazione, che non siano in grado di documentare la certezza della continuità aziendale e occupazionale, ma per le quali sia evidenziata e comprovabile la continuazione di azioni concrete volte a perseguirle, attraverso la cessione, anche parziale, dell’azienda o di affitto a terzi dell’azienda o di rami di essa. Queste imprese non dovranno essere nelle condizioni di poter accedere a nessun altro ammortizzatore sociale così come previsto dal Dlgs 148/15 e dovranno produrre la documentazione attestante i bandi attivati per la cessione/affitto dell’azienda al fine di salvare l’occupazione. Inoltre per questa tipologia è d’obbligo che la conclusione della consultazione sindacale debba avvenire con un esame congiunto in sede pubblica presso l’Arifl di Regione Lombardia. La decorrenza dei periodi di cassa integrazione in deroga non potrà essere antecedente la data di sottoscrizione dell’accordo regionale e il termine non potrà superare il 31/12/2016.