Contrattazione sociale, bilanci e linee guida. Non solo per gli anziani, anche per le famiglie
TORNA INDIETRO

Contrattazione sociale, bilanci e linee guida. Non solo per gli anziani, anche per le famiglie

2 min per leggere questo articolo

Pubblicato il 16 Febbraio 2015

contrattazione socialeDopo la prima diffusione del risultato numerico sulla contrattazione sociale – anche per il 2014 sostanzialmente positivo nonostante le molte difficoltà che la crisi scarica da diversi anni sugli enti locali – i Pensionati bresciani di Cgil Cisl Uil hanno dedicato ai molteplici aspetti di questa attività un’analisi più approfondita. Lo hanno fatto nel corso della riunione congiunta dei gruppi dirigenti, con un documento di bilancio della passata stagione di negoziazione sociale, accompagnato dalla definizione delle le linee guida per il 2015 [da questo link è possibile scaricare il documento in versione integrale].

 

LA MAPPA DELLA CONTRATTAZIONE SOCIALE
Più delle parole c’è un’immagine che in un solo colpo d’occhio dà la dimensione del capitolo contrattazione sociale, una mappa [clicca QUI per vedere l’immagine] che conferma il radicamento sul territorio ed il riconoscimento di autorevolezza alle organizzazioni sindacali da parte delle Amministrazioni locali.

NON SOLO PER GLI ANZIANI
La verifica sui contenuti degli accordi conferma poi, accanto agli interventi più tradizionali rivolti agli anziani, il consolidamento della tendenza ad operare a sostegno delle fragilità economiche dei singoli e delle famiglie, Il 17,96% della Amministrazioni Comunale applica la quota massima e 10 comuni hanno rivisto in aumento la propria tassazione mentre solo 4 hanno proceduto ad un ribasso seppur minimo rispetto all’anno precedente.

GLI IMPEGNI DEL 2015
In prospettiva, Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp Brescia ritengono indispensabile vigilare per il mantenimento dei volumi di spesa per il sistema di welfare locale, assicurare continuità e qualità alla rete di servizi e prestazioni, lavorare per una politica tariffaria sui tributi e sui livelli di compartecipazione ai servizi che tenga conto dei redditi da lavoro e pensione più bassi. L’impegno sulla contrattazione sociale del 2015 sarà particolarmente indirizzato ad “individuare in modo sempre più analitico i bisogni del territorio, definire in modo mirato la programmazione degli interventi da mettere in campo, verificare l’esigibilità di certi titoli”.