Treccani (Cisl Scuola), le linee guida vanno chiarite
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Treccani (Cisl Scuola), le linee guida vanno chiarite

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Pubblicato il 7 Settembre 2014

linee guida sulla scuola da chiarireCapire e chiarire. Sono i due verbi attorno ai quali il segretario provinciale della Cisl Scuola di Brescia, Luisa Treccani, articola il suo ragionamento sulle linee guida per la scuola italiana annunciate dal Governo.

Lo fa dalle pagine di Bresciaoggi che stamattina ne dedica diverse ad uno Speciale Scuola. Si al merito– dice sostanzialmente la sindacalista – ma attenzione alla carriera e alla valutazione; bene l’assunzione dei docenti precari ma c’è un piccolo esercito di precari assistenti tecnico amministrativi che sono stati completamente ignorati.

 

IL TESTO DELL’ARTICOLO
Ancora molto rimane da capire. E´ quanto afferma la Cisl dopo che il Ministero dell´Istruzione ha annunciato le linee guida della «Buona Scuola» (slogan già utilizzato proprio da Cisl Scuola dal 2006).

Da capire, secondo il segretario generale di Cisl Scuola Brescia Valle Camonica, Luisa Treccani, è come il governo intende condurre le consultazioni, facendo presente che molte delle tematiche sul piatto andrebbero condotte all’ambito contrattuale e non imposte per legge.

 «All’interno delle linee guida, come sempre, si parla di merito – spiega Treccani -, ma i docenti spesso ricoprono più ruoli all’interno della scuola dell’autonomia. Quindi, se si vuole articolare lo stipendio non solo in base all’anzianità, bisognerebbe cominciare ad affrontare, nell’alveo del contratto, la carriera».

Cisl vuole capirne di più anche per quanto riguarda i criteri di valutazione che determinano i punteggi sul merito: «Si dice che saranno valutati da personale interno ed esterno – sottolinea ancora Treccani -: chi sarà investito da questo ruolo? Come verrà scelto? In base a quale merito?».

L´annuncio dell’assunzione di ruolo in massa, invece, giunge come una buona notizia, anche se secondo Cisl va meglio definito l´ambito di applicazione: «Hanno annunciato che si tratterà di assunzioni che riguardano l´organico funzionale, ovvero quel personale che, semplificando, è appunto funzionale a tutte le esigenze della scuola autonoma».

C´è da capire come rendere operativo questo progetto, soprattutto nella scuola secondaria, dove esistono classi di insegnamento differenti. «Inoltre, non dimentichiamo che nella scuola dell’autonomia esiste anche il personale Ata».

«L´istruzione – conclude Treccani – ha bisogno di rinnovamento, ma il modo è il rinnovo del contratto, bloccato da troppi anni. La voce della scuola si farà sentire in maniera più incisiva».